
Tre anni fa abbiamo incominciato a scrivere canzoni. Stavamo lavorando allo studio per uno spettacolo che parlasse di precarietà e lavoro nei call center, Appunti per un film sulla lotta di classe.
Abbiamo incominciato a seguire e intervistare i lavoratori del collettivo autorganizzato PrecariAtesia, operatori telefonici di Atesia, uno dei più grandi call center d’Europa, il primo in Italia. Un mese prima del debutto ci hanno chiesto di partecipare al concerto del primo maggio in piazza san Giovanni e invece di portare un pezzo di teatro, abbiamo pensato di lavorare su un testo che avevo scritto qualche mese prima, un racconto, e cambiarlo, raccontarlo cantandolo. Così è nata La Rivoluzione. Poi alla fine del mese è incominciata la tournée.
Girando abbiamo scritto altri racconti e altre canzoni e con la nuova stagione ne abbiamo cantate alcune nella trasmissione Parla con me di Serena Dandini, I “poveri partigiani” nei giorni della memoria, “la morte del disertore” in quelli delle azioni di guerra umanitaria, “la casa del ladro” dedicata a Gaetano Bresci.
Poi è venuto disco Parole Sante.
Ci è voluto un anno e senza pensarci troppo nell’agosto del 2007 siamo andati due settimane in studio. Da allora abbiamo continuato a scrivere. E non lo so se si tratta di storie cantate o di canzoni dette in musica. Così come non saprei dire se il teatro che faccio da dieci anni sia fatto di personaggi raccontati o di azioni senza spettacolo. Credo che al di sopra dei mezzi esista un solo linguaggio che è fatto di letteratura. Una letteratura che si da nella scrittura e nell’oralità, ma che soprattutto procede dall’esperienza e torna nell’esperienza.
In mezzo ci sono gli individui che si servono degli strumenti che imparano a usare, ma che sono soltanto strumenti, giochi. In mezzo c’è indifferentemente la musica o il teatro, il cinema o i libri. In mezzo c’è il mezzo. Ascanio
Biglietti: da 15 a 10 euro
INFO: 06 80241281
Nessun commento:
Posta un commento