I CONSIGLI DI ANDREA MINGARDI AI CONCORRENTI DEL FESTIVAL DI CASTROCARO
Si sono aperte questa mattina alle 8,30 le porte del Festival di Castrocaro Terme per i circa duecento partecipanti dell’edizione 2009 che, dopo la registrazione presso la segreteria, hanno assistito alle prime lezioni di formazione tenute da professionisti ed artisti del mondo dello spettacolo, in attesa di affrontare da domani pomeriggio le selezioni. Parole piene di entusiasmo e di incoraggiamento sono venute da Andrea Mingardi, cantante bolognese che con il suo Festival delle Arti rivolge uno sguardo agli artisti esordienti, che ha tenuto il primo modulo di formazione previsto oggi, raccontando un’esperienza che maturato in oltre cinquant’anni di attività musicale. Mingardi ha insistito sull’importanza del Festival di Castrocaro come occasione di formazione: “La musica oggi - afferma l’artista- è svilita dall’invasione dei talent-show televisivi. A maggior ragione, allora, questo Festival diventa un luogo di opportunità e di formazione per i nuovi talenti, differenziandosi da altre realtà mediatiche, in cui i giovani restano vittime delle dinamiche televisive, ottenendo un’enorme visibilità e subito dopo, un rapido oblio”.
Il cantautore ha speso parole preziose per spiegare ai giovani candidati cosa occorre per diventare artisti completi: “Se avete scelto la musica come professione, le dovete rispetto. Pensare che basti un po’ di fortuna per arrivare al successo, sarebbe come sperare di vincere al lotto. Occorre prepararsi ed essere pronti a sentirsi dire mille no, in attesa del primo sì. Questo fa parte del gioco”. E insiste che il talento da solo non basta: “La professione richiede studio: non basta avere una bella voce. La spontaneità nasce dall’acquisizione della tecnica”. Infine il cantautore bolognese ha sottolineato la responsabilità delle radio e delle case discografiche “Dovrebbero cominciare a selezionare gli artisti secondo criteri nuovi, aiutarli a costruirsi un percorso solido e lottare per mantenere saldo il valore del diritto d’autore”.
Dopo di lui ha preso la parola l’insegnante di canto Giosiana Pizzardo che ha spiegato ai ragazzi come prendersi cura della propria voce e come educarla con la tecnica e la preparazione, perché, non bisogna mai dimenticare che “la voce fa parte del corpo e risente dello stato del nostro fisico, nel bene e nel male”. La sessione mattutina si è conclusa con l’intervento del violinista Fabio Cremonini che tra riferimenti a Bach e esecuzioni di classici, ha trascinato i ragazzi in una splendida interpretazione corale della bellissima “Alba Chiara” di Vasco Rossi.
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